Ancora un pareggio Champions, in Ucraina non decolliamo

Ieri sera abbiamo gettato al vento un’altra occasione, purtroppo non riesco a vedere il ...


Ieri sera abbiamo gettato al vento un’altra occasione, purtroppo non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno. 

La forza dell’Inter, dei suoi giocatori e del suo allenatore, non riesce ancora a mettersi in mostra in un girone di Champions League che finora, tra i tedeschi del Borussia M’Gladbach e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, ci ha visto raccogliere solo due punti.

Bottino insufficiente, visto e considerato che ci rimane ancora il doppio confronto con il Real Madrid (l’avversario decisamente più complicato di questa non impossibile fase della competizione), che dal canto suo è partito benissimo in campionato e sembra continuare a beneficiare della cura-Zidane in panchina. Poi ci toccherà tornare in Germania in un campo difficile, il primo dicembre, in un match che ci dirà già tanto sulla nostra situazione europea, per finire poi nel nostro San Siro una settimana dopo sperando di esserci già messi sui giusti binari in chiave qualificazione.

Uso questo gerundio perché, come mi è già capitato di scrivere su questo blog, non mi sembra di vedere quel decisivo cambio di passo da parte di una formazione che per organico non dovrebbe essere seconda a nessuno, quantomeno a nessuna delle squadre incontrate finora.

Se dovessi sforzarmi di vedere le note positive potrei tornare sull’argomento difesa, che ancora una volta conferma la solidità in fase di copertura degli spazi e di grinta nel pressing che ha assicurato a Handanovic di mantenere la porta inviolata in Europa. Ma non basta.
Non basta perché davanti, ancora una volta, siamo troppo legati alle giocate singole di Lukaku, e a rimpiangere il fatto che se fosse entrato quel calcio di punizione finito invece sulla traversa (dopo un leggero ma decisivo tocco del portiere di casa Trubin) staremmo qui a parlare di tutt’altra situazione. Non basta perché non possiamo continuare ad affidarci ai gesti dei singoli, come l’eccellente Barella (anche lui vicinissimo al gol al quarto d’oracon un tiro che – maledizione – ha preso il legno superiore) che più di tutti è stato in grado di costruire occasioni lì davanti. Non basta perché Lautaro (che a me piace molto e che continuo nonostante tutto a difendere) dovrebbe cercare di mettere la cattiveria che gli abbiamo visto sabato nei confronti del seggiolino della panchina direttamente sul campo, in particolare su quel rimpallo che era più facile convertire in gol che tirare fuori, come invece ha fatto.

Insomma, mi aspetto di più.

Penso che dobbiamo essere delusi per il risultato finale perché abbiamo creato molte occasioni da gol e grandi occasioni per segnare” ha dichiarato Mister Conte al termine della partita, non risparmiando comunque i complimenti agli avversari al momento primi nel girone, e io mi rispecchio in questa dichiarazione. Dobbiamo poter fare di più, in Europa (ma anche in Italia) è così.

E allora non mi resta che ripetere Forza Inter, e svolgere il mio compito da tifoso già il prossimo sabato alle 18.00 per la partita contro il Parma. Ora e sempre, nerazzurri noi saremo qui!

Nicola Bruno