Parma-Inter: Si torna alla vittoria in extremis!

Come si suole dire: ce la siamo vista brutta. Ma chi se non noi ...


Come si suole dire: ce la siamo vista brutta. Ma chi se non noi Neroazzurri può essere abituato a questo genere di emozioni. Soffrire è il nostro quarto comandamento. Quattro sono anche i punti che ci separano dalla Lazio, seconda, e dall'Atalanta, quarta. Quattro come i minuti in cui abbiamo chiuso una partita che fino all'ottantaquattresimo sembrava condannarci ad una sconfitta certa. Insomma, che bello, ma che fatica.

Devo dire che se c'è un cosa che sta contraddistinguendo questa ripresa post-covid è la garanzia che i nostri partano in sordina. Un primo tempo da dimenticare.

Il Parma parte in quarta e per i primi 20 minuti sembra il Barcellona di Guardiola (anche e soprattutto per nostro merito). Gervinho ricorda il nostro amato Eto'o e Kucka Iniesta. Proprio su un suo cambio campo la nostra difesa si dimostra ancora una volta impreparata, per fare un complimento. Candreva decide di arare il campo con una scivolata che lo spedisce direttamente a Piazzale Cuoco e D'Ambrosio rimane a guardare in attesa del tram. Tutti a raccoglier margherite e Gervinho segna. Si parte bene. Passano i minuti e il VAR ci toglie i dubbi su un possibile rigore e poco dopo, sempre Gervinho, fa un cost tu cost che finisce in un nulla di fatto grazie al piede poco educato di Cornelius che sgancia un siluro al primo anello rischiando di ferire qualche tifoso in tribuna. Per fortuna giochiamo a "porte chiuse".

La partita continua senza troppe emozioni, se non per l'incazzatura nel vedere un Parma da cineteca mentre i nostri ricordano gli spettatori del Cirque du Soleil.

Fortunatamente siamo sempre l'Inter e riusciamo a cavare un ragno dal buco pure in mezzo al mare.

Calcio d'angolo, doppio colpo di testa e De Vrij pareggia i conti. Quattro minuti dopo Moses, che sembra apparentemente voler uscire dal campo con la palla al piede, sterza improvvisamente e crossa alla cieca. Fortunatamente Bastoni si è perso nell'area di rigore avversaria e appoggia con facilità la palla in rete. 1-2. Non ci credeva nessuno, ma questo è il bello del calcio.

Prestazione scadente anche se le statistiche ci vedono dominare su tutti i fronti. Non posso nemmeno lamentarmi troppo perché, nonostante la poca qualità espressa, abbiamo portato a casa 3 punti fondamentali. Carattere e grinta sono requisiti indispensabili e ieri ne è stata la riprova.

Come dicevo la scorsa volta, ora sono tutte finali e l'importante è solo vincere.

Forza Inter!

Nicola Bruno