Si torna in campo, ma a metà!

Sembrerebbe tutto pronto per la ripartenza della Serie A. Anche l’Assemblea di Lega ha ...


Sembrerebbe tutto pronto per la ripartenza della Serie A. Anche l’Assemblea di Lega ha approvato le date: via il 13 giugno con le semifinali di ritorno di Coppa Italia (con finale prevista il 17), il 20 riprende il campionato con i recuperi del 25° turno: Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari. La Serie A dovrebbe concludersi nel weekend dell’1 e 2 agosto. Nei prossimi giorni verranno comunicate le date di ogni partita. Restano da stabilire anche le finestre orarie. La notizia che ovviamente ci aspettavamo e che lascia l'amaro in bocca è che tutti i match saranno rigorosamente giocati a porte chiuse. Questo il tasto dolente che ogni tifoso non voleva sentire.

Ma facciamo un piccolo riassunto. Dove eravamo rimasti prima dello stop al campionato?

Prima la Coppa Italia, e poi di nuovo in campo la Serie A: il 20 e 21 giugno si ripartirà dai recuperi della 25^ giornata, con quattro partite che consentiranno a tutte le squadre di rimettersi in pari con le partite giocate. In programma Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma. Ma vediamo un attimo com'era la classifica prima dello stop. Al primo posto c'è la Juventus, a quota 63 punti con 26 partite giocate. Tante quante quelle disputate dalla Lazio di Simone Inzaghi, che però insegue a -1 a quota 62. I nostri più indietro, ma con un match da recuperare che potrebbe portarci a 54 punti. Chiude invece la zona Champions l'Atalanta a 48, e anch'essa con una gara in meno. In zona Europa League ritroviamo Roma e Napoli, mentre va al Milan, temporaneamente, il settimo posto che potrebbe ugualmente valere l'accesso alla seconda competizione europea; senza dimenticare Verona e Parma, entrambe a -1 dai rossoneri ed entrambe con la 25^ giornata da recuperare. 

Come già detto si giocherà a porte chiuse, almeno fino a Natale. Infatti il pericolo di contagio da coronavirus, anche tra un mese e mezzo, sarà forte ed è molto difficile pensare anche ad una riapertura per gli spettatori. Un’altra ipotesi, inoltre, è quella di giocare in campo neutro, cioè se alcune partite sono previste nelle zone rosse, c’è la possibilità di giocare in altri campi.

Giocare a porte chiuse sicuramente porterà danni economici ai club, infatti non ci saranno entrate sui biglietti e gli abbonamenti, le perdite stimate potrebbero arrivar per gli ultimi 12 turni e i 4 recuperi della stagione attuale tra i 75 ed i 95 milioni di euro, sotto questo punto di vista bisogna comprendere le difficoltà delle squadre e la loro voglia di ripartire, tuttavia, le perdite maggiori le ha sicuramente lo spettacolo, quello garantito dai tifosi che rappresentano un valore aggiunto per ogni tipo di sport. Non so quanto senso abbia riprendere a queste condizioni, mi mancherà non poter emozionarmi dagli spalti, ma ovviamente continuerò a tifare sempre e comunque, anche da casa.

La situazione è drastica per quello che è lo sport più amato di Italia. Per una ripartenza normale? Se ne parlerà nel 2021…

Nicola Bruno