Il derby d'Italia senza tifosi non è un vero derby!

E anche questa è andata. Tra psicosi Coronavirus e polemiche varie ci siamo portati ...


E anche questa è andata. Tra psicosi Coronavirus e polemiche varie ci siamo portati a casa, senza troppa difficoltà aggiungerei, il passaggio del turno agli ottavi di finale di Europa League. Se già il fatto di non poter essere allo stadio è un avvenimento che rovina la mia serenità da tifoso, quella di vedere lo stesso vuoto è un'amarezza ancor più grande, come se la partita giocata non fosse una vera e propria competizione ma un'amichevole estiva del 15 agosto. Dopo così tanti anni di spassionato tifo ancora non mi sono abituato a questa visione. Comunque, nonostante tutto, ci portiamo a casa un essenziale 2–1 e ci proiettiamo alle prossime gare.

A smorzare un po' i toni del match, oltre alla questione "porte chiuse", è stata anche una partita di certo non entusiasmante. L'unica nota rilevante, se così si può definire, è il gol di Lukaku che ricorda un po' i "gollonzi" di Mai dire gol. Per il resto è stata una gara dai ritmi fiacchi e con poche emozioni. Superati i sedicesimi, agli ottavi peschiamo il Getafe, un sorteggio non proprio fortunato che ci pone davanti un avversario ostico, fresco dal passaggio di turno con il ben più quotato Ajax. 

E mentre arriva l'ufficializzazione da parte della FIGC che conferma le "porte chiuse" anche per la partita di domenica contro la Juventus, io insisto sul fatto che tutto questo è patetico. Esatto, patetico. È ridicolo che ci venga privata la possibilità di supportare la nostra squadra in una tra le partite più importanti del campionato, senza quel costante urlare in sottofondo che accompagna normalmente una partita di calcio. Insomma, ribadisco che sarebbe stato meglio sospendere il campionato e riprenderlo una volta finita l'emergenza. Sarà il derby d’Italia più triste degli ultimi anni.

Scenderemo in campo con il solito 3-5-2: Handanovic tra i pali, Godin, Skriniar, De Vrij a difesa dell’estremo difensore Candreva, Barella, Brozovic, Eriksen, Young a formare i cinque di centrocampo e i soliti Martinez, Lukaku davanti a tutti. La Juve è ormai una tra le squadre più forti in circolazione, ma nonostante questo credo fermamente che i nostri possano mettere in difficoltà gli undici di Sarri.

Al netto di ogni considerazione tecnica stiamo parlando del Derby d’Italia, una partita che va ben oltre i 3 punti, ben oltre il campionato, una sfida storica e che nel cuore di ogni tifoso accende una rivalità unica. Nella mente scorrono decine e decine di immagini, episodi, emozioni, sfottò e quant’altro e, giusto per rimanere a tema, spero proprio che i due rigori “non dati” contro il Lione non vengano recuperati in campionato… Ad ogni modo non posso e non voglio fare pronostici azzardati, per questo aggiungo solo: Forza Inter!